Genova, 1620... Il gioco del lotto ha radici molto lontane. Circa 5 secoli fa, quando Papa Clemente XII (Firenze1652- Roma1740-) utilizzò il gioco, anticipando di gran lunga i tempi, per trovare i fondi necessari alla costruzione della Fontana di Trevi.
Nel 1725 Anno Santo e Concilio, Benedetto XIII rinnovò la proibizione del gioco del lotto introdotto a Roma dai genovesi. Esso si chiamava anche, dal nome dell'urna in cui si svolgeva l'estrazione, "Gioco del Seminario". Regolarizzato dal 1620, era ritenuto immorale solo nello Stato Pontificio. Si aveva anche il "Lotto della Zitella", detto cosi perchè i numeri erano abbinati al nome di ragazze povere che usufruivano dei proventi vinti.
Nel 1863 esistevano in Italia già sei ruote che divennero otto dopo il 1870 con Roma divenuta capitale. Sino al 1737 si facevano solo due o tre estrazioni l'anno, dal 1797 esse salirono fino al numero di 18, quindi divennero prima quindicinali e poi, definitivamente, dal 1871 settimanali. Le prime estrazioni vennero organizzate a Napoli nel 1682, a Torino nel 1699, a Roma nel 1732, a Venezia nel 1734, a Bari e a Firenze nel 1739, a Palermo nel 1799
Il Lotto divenne una delle attività gestite dallo Stato nel 1939, introducendo la cinquina e nuove ruote. Cagliari, Genova, Milano
Nel gennaio 1998 in Italia nasce un nuovo gioco: il superenalotto abbinato alle estrazioni dei numeri delle prime sei ruote, che in caso di mancata vincita aumenta il jackpot poi in futuro per agevolare di più le giocate nascono i numeri jolly , lo star, il superstar.
Verrebbe da dire " tutti pazzi per il jackpot"
Nella manovra finanziaria del 2005 il governo tenta portare più soldi nelle tasche dello stato, aumentando le giocate settimanali, e l'umento delle poste in gioco: il terno (da 4.250 volte la posta a 4.500), della quaterna (da 80.000 volte la posta a 120.000) e della cinquina (da 1 milione di volte la posta a 6 milioni). Dalla stessa data è scattato anche l'aumento della ritenuta sulle vincite ( dal 3% al 6% ). stabilendo che una parte degli incassi
sarebbero stati destinati al ministero dei beni e alle attività culturali. Al recupero e alla conservazione del patrimonio artistico italiano
Firenze, 2005... In una biblioteca del centro storico, della citta, salta alla luce un vecchio trattato sull'armonia triplare."Armonia numerica nell'ordine del quadrato" il vecchio manoscritto risale al 1814, e ha tutte le caratteristiche per essere ritenuto un testo autentico. Gulielmo Reimthesvvich, autore del testo. Girolamo Valentini, redattore del trattato, racconta di una scoperta sensazionale per l'epoca storica: la possibilità di rintracciare l'incognita o gli incogniti nella "rotolazione" dei 90 numeri nell'urna. Gli esperti in numerologia e lottologi, stanno studiando la veridicità del sistema, rimandato a noi attraverso i secoli.
L'armonia triplare consiste in una serie di ordine numerico suddiviso per: specie e qualità; dalle quale ricavare un ulteriore ordine armonico in cui raggruppare una serie di numeri suddivisi in terzine che formano decine e definitive ; suddivise ancora per: minime, medie e massime.
Noi abbiamo provato a stendere la tavola che ci viene indicata nel manoscritto, ed abbiamo riscontrato un gioco di ordini numerici interessanti.
Vi pubblichiamo alcune pagine in cui il lettore, può ben vedere la disposizzione delle tavole.
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